Osservo l’ondeggiare ritmico delle onde che s’infrangono sugli scogli. Mi sembra di sentire le gocce sulla pelle illuminata dal sole mentre ricordo quell’infanzia passata sulla morbidezza di un asciugamano. Sono ricordi felici che sfrecciano velocemente dalla mia memoria, rivangando un aspetto della quiete di dieci anni fa.Gusto ogni istante di queste sensazioni che mi sfiorano.Vedo un gabbiano volare nel cielo terso; vedo la sua libertà planare sulle nuvole. Vorrei che fosse mia.Assaporo l’aria tiepida che m’inonda i polmoni; assaporo la ruvidità delle pietre su cui poggio e su cui vorrei restare per sempre. Osservo il tramonto con i suoi colori caldi.Lentamente si fa sera. Il silenzio totale mi rassicura; mi fa pensare.Ora qualche rumore.Sento spezzarsi questo splendido incantesimo di pace e tranquillità mentre alcuni passanti parlano e ridono in lontananza. Mi arriva come un suono familiare, come quando i miei genitori si curavano di portarmi a sgranchire le gambe sul lungomare. Mi disturba, tuttavia non è un disturbo sgradevole, semplicemente interrompe la meditazione che stava avvenendo inconsapevolmente in me.Il profumo di salsedine è così stranamente piacevole che mi sembra di essere in acqua, a galleggiare senza mai cadere a fondo, senza mai toccare la sabbia né il suolo.Voglio sfogarmi. E’ troppo tempo che non tolgo il peso degli errori dalla mia coscienza. Ho trattenuto tutto a lungo e adesso un urlo di tutto ciò che è stato, rabbia, frustrazione, dolore e tristezza mi si sprigiona da dentro come un ruggito.Mi potevo sentire come quello splendido gabbiano bianco che volava in cielo. Io mi sentivo così, viva e libera.Libera da tutto, da tutte le preoccupazioni che avevo fino a un momento prima.Ora se ripenso al mare vedo nella mia immaginazione quel posto isolato e paradossalmente così pieno di vita e d’ispirazione di qualche tempo fa.Quel posto dove riuscii ad essere me stessa per un’unica, vera occasione.So che quel luogo non potrò ritrovarlo facilmente perché esiste soltanto nella mia testa.Quel posto che sembrava così reale e allo stesso tempo soprannaturale era solo la pace che riuscivo a trovare.Era solo un luogo in cui la mia fantasia ha vagato per una volta in ricerca di me stessa.La me stessa che si era perduta.Questa è la tempesta a cui ho assistito, quella che avveniva dentro di me.
giovedì 27 maggio 2021
Mare in tempesta - 2012
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